Giudici onorari, alta adesione alla protesta: è paralisi
Area monocratica, lo sciopero coinvolge circa il 90 per cento nel civile e nel penale
Potrebbe superare il 90 per cento di adesione, nel circondario giudiziario di Santa Maria Capua Vetere, la nuova astensione della magistratura onoraria dalle udienze civili e penali (area monocratica) programmata per tutta la settimana in corso. Lo sciopero nazionale, che ha interessato anche le toghe sammaritane – giudici di pace, vice procuratori onorari e giudici onorari togati (Got) – si protrarrà fino a oggi (21 aprile) ed interessa poco meno di cento toghe onorarie. In particolare, quelle impegnate nei processi monocratici che svolgono l’ottanta per cento dei carichi giudiziari. Lo sciopero segue quello proclamato lo scorso febbraio quando ottanta magistrati onorari sammaritani furono compatti nel protestare inviando una delegazione davanti al Consiglio Superiore della Magistratura. «Nonostante i nostri numerosi appelli sul superamento della precarietà, sull’assenza di tutele previdenziali ed assistenziali e su una certezza retributiva, come invece sancito dall’Europa con le sue direttive e con la pronuncia del Comitato dei diritti sociali europeo di recente pubblicazione e l’imminente apertura della procedura di infrazione da parte della Commissione Europea – recita una nota associativo – dal ministero si continua a non rispondere alle nostre istanze».
Di fronte, alle costanti richieste di tutte le sigle per la riapertura del tavolo tecnico, ormai bloccato dal dicembre 2015 – spiegano i responsabili di varie associazioni di categoria – il ministero ha preferito confezionare la riforma della magistratura onoraria senza il contributo di chi la subirà personalmente sia sul piano economico sia sul piano psicologico. La magistratura onoraria chiede la stabilizzazione delle toghe precarie precarie in servizio, procedura che deve avvenire con «autonomo atto legislativo che, in costanza di una procedura di infrazione in Europa e nell’imminenza della messa in mora dell’Italia, non potrà che assumere la forma del decreto legge d’urgenza. Richiesta avanzata dalle associazioni dopo il parere del Consiglio di Stato, richiesto dal ministro della Giustizia, Andrea Orlando con la quale insistono che la stabilizzazione dei quasi cinquemila magistrati precari ha la precedenza assoluta sui nuovi reclutamenti, allo stato del tutto superflui, già garantendo i magistrati di pace e onorari in servizio la celere definizione del 60% dei processi penali e civili pendenti. I viceprocuratori onorari oltre a rappresentare in aula i sostituti procuratori togati per le cause davanti al monocratico, istruiscono anche i processi con tutti i tipi di reati nella fase delle indagini. Lo sciopero ha creato non poche difficoltà in quanto le Procure hanno dovuto coprire con i togati le assenze per astensione.
Biagio Salvati
Fonte: ilmattino.it/CASERTA/