Il 29 gennaio 2003 si è costituita a Bologna la CONFEDERAZIONE GIUDICI DI PACE – C.G.d.P., associazione apolitica e apartitica, su iniziativa di un gruppo di Giudici di Pace, che, stanchi dell’inerzia delle Associazioni di categoria già presenti sul territorio, hanno voluto attivarsi in prima persona per dare voce alle istanze ed ai problemi con cui il magistrato di pace si scontra quotidianamente.
Si pensi solamente alle carenze strutturali e di personale degli uffici giudiziari, alla quasi completa assenza di strumenti informatici e di banche dati per una raccolta giurisprudenziale dell’ufficio cui si appartiene, alla eccessiva “timidezza” dei nostri rappresentanti presso i Consigli Giudiziari nel dare voce alle nostre problematiche, alla generale “sfiducia” delle procure verso il Giudice di Pace penale, alla non esaustività delle attuali norme nel definire e delineare in modo soddisfacente la nostra figura professionale, all’insoddisfacente trattamento economico, alla instabilità dell’incarico, ed altro ancora.
La Confederazione si è posta, pertanto, il fine di cercare di dare concrete risposte e soluzioni, attraverso:
- la diffusione di notizie ed informazioni utili all’attività del Giudice di Pace ed alle problematiche ad essa connesse, attraverso la distribuzione della propria rivista, ove è presente anche una sezione dedicata alle sentenze più significative;
- l’organizzazione presso ciascun ufficio giudiziario di corsi di prassi comune, ove dibattere ed approfondire, con professionisti esperti, gli argomenti giuridici più rilevanti o più utili alla funzione;
- gli incontri con rappresentanti delle Istituzioni per avanzare istanze e/o modifiche agli attuali disegni di legge, volti a delineare e disciplinare la magistratura di pace, nonchè per proporne di nuovi;
- l’organizzazione di convegni, con rappresentanti del mondo politico, su temi rilevanti per la professione di Giudice di Pace.
La Confederazione, inoltre, intende apprestare ogni strumento possibile per esaminare, approfondire, difendere gli interessi, sia dell’intera categoria che del singolo giudice, con limpidezza ed indipendenza di pensiero, nonchè con trasparenza ed uniformità di comportamento.
Per raggiungere i risultati prefissi, per dare soluzioni concrete alle insoddisfazioni dei Giudici di Pace, per reagire all’immobilismo delle altre Associazioni di categoria, è necessario dare forza alla compagine associativa della Confederazione, è necessario considerarsi parte di uno strumento che deve essere utilizzato da tutti noi per rendere sempre più utile e più efficiente la funzione del magistrato di pace.
Associarsi rappresenta l’unico strumento possibile per dare voce autorevole ai nostri problemi ed alle nostre istanze, per dare una risposta efficace alle aspettative professionali e sociali inerenti il nostro importante incarico: solo uniti attraverso la Confederazione potremo dare un contributo sostanziale per aiutare la causa della giustizia di pace.